domenica 22 novembre 2009

Fariseismo e falsi profeti


I falsi profeti, di qualsiasi credo essi siano, tendono ad affermare, implicitamente, nei riguardi dei propri simili, devoti o sudditi, il principio perverso del: “…non fare ciò che io faccio!” e “se la fai, falla franca!”
Ciò è affermato per se stessi, attraverso una esoterica imposizione agli altri,
un modo per scaricare la propria cattiva coscienza, che fa loro asserire: “ .. non dovrei fare ciò che io faccio ma, quale inconscio personale atto riparatore, ciò che non sono in grado di imporre a me stesso, dall’alto della mia autorità lo pretendo da altri, cosicché è quasi come, indirettamente, lo imponessi a me!” punto. La coscienza è rimessa a nuovo.
Il medico fumatore afferma: il fumo uccide!” non ucciderà lui però.
A guisa della selva di politici, parolai che ci ammaniscono giornalmente esempi da seguire, falserighe che, se la legge fosse uguale per tutti, ci ritroveremmo direttamente nelle patrie galere.
La cattiva coscienza sembra divenire la regola; l’imbarbarimento delle istituzioni ne è la normale conseguenza.
C’è chi inganna, ruba, torteggia, evade le tasse, corrompe, taglieggia uccide, eppure vi è sempre il leguleio che, soldi alla mano, li salva, pur sapendo esattamente quale sia la verità vera.
C’è chi s’impicca in prigione, dopo una condanna a quattro anni per aver rubato uno zaino e c’è chi, in galera ci dovrebbe stare a marcire per i delitti commessi; invece è fuori e pontifica e non governa ma dirige, comanda e minaccia e racconta barzellette e bugie, per la gioia degli italiani e per l’ attendibilità dell’Italia all’estero.
Ciò che avvelena la democrazia potrà essere ancora corretto?!
Siate giudiziosi cittadini, nella casa delle libertà, ognuno ha licenza di fare ciò che gli aggrada, … e, se la fate, combinatela grossa e vedete di farla franca!
Novelli farisaici semidei o vili furfanti in libera uscita? ai posteri e … alle urne, per chi ancora ci crede, l’ardua sentenza.

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